lunedì 20 giugno 2011

RIFIUTI, TRA CUMULI E ROGHI NAPOLI ALLO STREMO. SINDACI ACERRA E CAIVANO CONTRO ORDINANZA CESARO





presidente della Provincia, Luigi Cesaro, continua per la sua strada nonostante il secco “no” ai nuovi siti di stoccaggio che dovrebbero ricevere le giacenze di immondizia, ricevuto dai sindaci di quei comuni (Acerra, Caivano, Sant’Anastasia) dove sarebbero ubicati. Alla riunione di stamane presente anche il vicesindaco del capoluogo campano con delega ai , Tommaso Sodano, che ha varato un piano che prevede l’autonomia della città nel ciclo di gestione dei . Cesaro dichiara che la scelta è stata fatta di comune accordo con la prefettura, la Regione e il Comune di Napoli. Intanto stamane nel capoluogo c’erano ancora per strada 2400 tonnellate di , in serata ne erano state rimosse 1250 dopo la raccolta straordinaria effettuata la scorsa notte. In attesa di mercoledi, quando il sindaco De Magistris e il governatore Caldoro si recheranno a Bruxelles, una nuova procedura d’infrazione potrebbe bloccare il conferimento da parte dell’Unione Europea dei 145 milioni previsti per la crisi . La procedura riguarderebbe il mancato rispetto della sentenza del marzo 2010 che obbligava la Regione ad avviare un ciclo di smaltimento efficace. I primi cittadini dell’hinterland non sotterrano l’ascia di guerra e le accuse sono tutte contro Cesaro responsabile, secondo i sindaci, di aver scelto i siti senza un confronto reale. Minaccia le dimissione il sindaco di Caivano, Antonio Falco, che non ritira l’ordinanza che ha bloccato l’apertura di un nuovo sito. Nel paese continua la protesta dei cittadini, già provati dalla presenza di uno stir e di un deposito di ecoballe. Nessuna cava a Sant’Anastasia. Il sindaco Carmine Esposito smentisce la notizia di un accordo con la Provincia, perchè incompatibile con la scelta turistico-religiosa del comune. Tommaso Esposito, sindaco di Acerra, ha invece trovato un accordo con Cesaro. Sono infatti sospesi tutti i conferimenti nella Zona Pantano, indicata dalla magistratura come area abusiva, su altre due zone è chiamato a decidere il Tar. Mentre il Governo nazionale è ancora lontano dal trovare un accordo sul trasferimento dei in altre regioni, i cittadini di Napoli si trovano ad affrontare l’ennesima estate in mezzo ai cumuli di immondizia.

fonte video comunicazioni

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