venerdì 1 luglio 2011

Lega Pro II° Divisione: la situazione odierna

Catanzaro - Iniziano a circolare i primi nomi sui possibili protagonisti del nuovo corso del Catanzaro. In panchina tra Soda, Toscano, Cevoli e Cozza, proprio l'ex Reggina sembra destinato ad avere la meglio. Ora la nuova società giallorossa dovrà iniziare a mettere i primi pezzi per costruire un puzzle in grado affrontare il campionato di Seconda Divisione o, in caso di ripescaggio, di Prima. Per la porta sembra che sia Scerbo che Devona non faranno parte del nuovo Catanzaro. I nomi più chiacchierati per il reparto avanzato sono quelli di Domenico Zampaglione, che ha fatto sapere che sarebbe felice di sposare la causa giallorossa, e Giorgio Corona, che un tempo aveva detto di voler chiudere la carriera a Catanzaro ma che ora sembra allettato dalla possibilità di seguire in B la Juve Stabia; a questi pezzi da novanta si aggiungono i nomi di Antonio Lamenza (1990), nell'ultima stagione al Poggibonsi in prestito dalla Reggina, e Andrea Picone (1991), ultimo campionato a Barletta in Prima Divisione. Candidati per puntellare la difesa sono Andrea Camilleri della Ternana e di Gaetano Ungaro del Cosenza.

Ebolitana - Con il fiatone e dopo una lunga, folle, rincorsa. L’Ebolitana ha vinto la prima sfida della stagione, probabilmente quella più difficile, riuscendo a presentare i documenti necessari per l’iscrizione in Seconda Divisione. A consegnare nella sede della Lega Pro a Firenze tutto il materiale è stato direttamente il patron biancazzurro, Armando Cicalese, accompagnato dal team manager, Francesco Garofalo. E’ stata un’impresa, quella realizzata dalla rappresentanza biancazzurra. Perché alle 15 di ieri la fideiussione non era ancora pronta, considerata la mancanza della firma del direttore, e per ovviare la banca ha rilasciato un attestato. Riguarda questo particolare l’unico difetto della documentazione dell’Ebolitana, che potrebbe subire nel peggiore dei casi la penalizzazione di un punto. Poca roba per chi alla vigilia della scadenza non aveva ancora la certezza di quei 300mila necessari per garantire l’iscrizione. Questo perché, appunto mercoledì, alcuni imprenditori locali sono venuti meno, altri (in primis De Vita) si sono dichiarati favorevoli ad un sostegno successivo, semmai per i lavori al "Dirceu". Dinanzi a questo scenario negativo, Cicalese si è visto costretto a giocare l’ultima carta, quella decisiva. Ha lasciato subito Eboli, percorrendo le tappe di un piano di riserva escogitato per eventuali casi di disperata emergenza. Ignoto persino ai suoi più stretti collaboratori il nome dell’asso nella manica del patron. Che, comunque, in un modo o in un altro, è riuscito a recuperare l’indispensabile cifra. "Qualcuno mi vuole molto bene - si è limitato a dire Cicalese, poco dopo aver consegnato la pratica a Firenze - una mano dal cielo mi ha permesso di compiere un miracolo, l’ennesimo dal 2004 ad oggi. Il tutto, comunque, è stato possibile grazie ai sacrifici di tutta la mia squadra, forte ed unita come sempre". Squadra elogiata dal più fedele collaboratore del patron. "Meritano un elogio Armando, Francesco Garofalo, mio fratello Massimo, Vittorio De Maio, Giancarlo Maiorano, Francesco Villano, Giuliano Cicalese - ha sottolineato Marco Forlenza, ovviamente emozionato - abbiamo vissuto tre interminabili giorni di ansia e sudore".

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