Non ce l’ha fatta la Cavese a iscriversi alla Seconda Divisione, vent’anni dopo, e salvo cataclismi dovrà ripartire da capo, dai campionati minori. Nel ’91 dopo l’estromissione della Pro Cavese dalla C2 una cordata acquistò il titolo dell’Intrepida, allora fu in Eccellenza, ma nel professionismo tornò sei anni più tardi. Eppure il comune ieri aveva manifestato l’idea di non arrendersi definitivamente, presentando su idea di Giuseppe Spatola una richiesta di proroga alla Lega Pro, un tentativo doveroso che però avrebbe creato un precedente. In un comunicato stampa diffuso ieri, il sindaco Marco Galdi fa capire che la non iscrizione della società è la prima sconfitta della sua Amministrazione. "Nonostante l’impegno profuso – scrive Galdi – non siamo riusciti a reperire le somme necessarie per i pagamenti che avrebbero consentito la regolarizzazione della posizione della SS Cavese Calcio 1919. Gli unici imprenditori che hanno dato una disponibilità concreta sono stati il cavese Massimiliano Santoriello e i non cavesi Luigi Calluori e Giuseppe Tarricone, ciascuno per la somma di 50000 euro, che non sono risultati, purtroppo, sufficienti per il salvataggio".
Nella seconda parte della lettera Marco Galdi non si spreca a individuare un unico colpevole. "La causa va ricercata, oltre che ovviamente nell’esposizione debitoria della società, nella situazione economica che sta attraversando la Nazione e, in particolare, la nostra città; ma anche nella mancanza di fiducia che si è diffusa fra gli operatori economici dopo gli ultimi scandali del calcio-scommesse. La mancata iscrizione della Cavese rappresenta la prima sconfitta che la nostra Amministrazione ha subito… ne siamo consapevoli e addolorati, pur essendo persuasi di aver fatto tutto quanto fosse nelle nostre possibilità e di non aver gettato la spugna fino all’ultimo". C’è un’incognita su chi comporrà la SS Cavese 1919, di cui Spatola è ancora il maggior azionista, e su quale categoria farà. "Era evitabile tutto questo se solo vi fosse stata un po’ di partecipazione in più. In che serie giocheremo la prossima stagione? Non rispondo: voglio vedere prima cosa succederà. Mi auguro la D per meriti sportivi, però occorrono persone presenti". Altrimenti, c’è la possibilità che una cordata cavese si interessi di acquistare un titolo in Eccellenza, persa la speranza di acquistarne un altro in Interregionale. Intanto, la tifoseria metelliana è scontenta, ma sembra aver accettato civilmente l’esclusione della Cavese. Tra gli internauti, abituali visitatori dei siti internet dedicati alla squadra aquilotta, c’è chi difende Spatola proprio perché lasciato praticamente solo, e c’è chi sostiene che sarebbe stato più giusto fallire l’anno scorso e reinvestire il danaro messo insieme con la famosa colletta popolare per creare una squadra valida per l’Eccellenza. Una cosa però è certa: anche in presenza di un’altra società di Cava di pari livello, i tifosi seguiranno la vera Cavese, che è per loro quella che fino al giugno scorso era nel professionismo.
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