fonte: Casaluce News
Ci è giunta segnalazione che in data odierna, a un operatore televisivo del Tg dell’emittente televisiva locale “TLC News”, diretto dalla dottoressa Ida Iorio, e che trasmette sul canale 174 del digitale terrestre, gli è stato impedito materialmente di effettuare delle riprese televisive all’esterno della struttura che ospita la “Smart Project”, una delle ditte che gestisce, in associazione temporanea d’imprese, il servizio della sosta a pagamento nella città di Aversa da poco meno di tre anni, e che in questi giorni è saltata agli onori della cronaca per la vicenda della recissione del contratto da parte dell’amministrazione normanna guidata dal sindaco Domenico Ciaramella, a seguito di un’interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Napoli nei confronti, per l’appunto, della “Smart Project”. Ebbene, mentre l’operatore cercava di effettuare le riprese esterne della struttura, è stato accerchiato dai dipendenti della predetta impresa che gli hanno intimato di cancellare le riprese effettuate, invitandolo ad allontanarsi. Inoltre, gli veniva detto “Serve un’autorizzazione a trasmettere, non abbiamo nulla da nascondere”. All’operatore in questione, a questo punto, non gli è rimasto altro da fare che eseguire ciò che gli era stato intimato e allontanarsi dal posto. Giusto per la cronaca e per completezza d’informazione, l’operatore vittima di questa singolare e triste vicenda, si chiama Benny Fedele, noto a tanti per aver lavorato come assistente tecnico e come intrattenitore Dj presso gli studi della web radio “Radio Aversa Stereo” di Stefano Montone, fino a qualche tempo fà. Insomma, è veramente un brutta vicenda, che conferma ancora una volta le difficoltà per chi, come Benny, cerca di fare informazione. Un’informazione “libera”, che troppo spesso viene messa a dura prova per via di episodi analoghi a quello capitato al nostro amico e, purtroppo, non credo che sarà l’ultimo. Ma poi, mi domando, ma se non avevano nulla da nascondere, che motivo c’era di impedire le riprese? D’altronde, non stava facendo nulla di male, stava solo cercando di riprendere delle immagini esterne della struttura, quindi, la reazione da parte del personale della “Smart Project”, ci sembra alquanto esagerata. Alla faccia!!! E meno male che non avevano nulla da nascondere! Comunque, al di la della questione, sia il sottoscritto che la redazione di “CasaluceNews”, siamo dispiaciuti e amareggiati per quanto mal capitato al nostro amico; siamo solidali con lui e condanniamo fermamente il comportamento assunto da parte della Smart, che definiamo un vero e proprio attacco alla libera informazione e alla democrazia più in generale.

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